una passeggiata per rilassarmi

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Tsuki#
view post Posted on 21/8/2011, 13:20




Leowynn

Dopo la nottata passata con i licantropi, avevo decisamente bisogno di un po' di tranquillità: chiedendo a qualcuno del luogo, scoprii che nei pressi della spiaggia si trovava un accampamento per nomadi dove avrei potuto rifocillarmi e dormire un po' prima di continuare a girare per l'isola. Poichè il bosco non era molto vicino al mare, avevo dovuto camminare parecchio, forunatamente non sotto il sole, e quando arrivai alla spiaggia era ormai pomeriggio: il mare non era eccessivamente mosso e spirava un leggero venticello, che scompigliava i capelli e faceva volare la maglia larga che indossavo sopra ai pantaloni. Nonostante non facesse caldo e la sabbia non scottase, decisi di sedermi sul bagnasciuga: posai lo zaino e la bisaccia e mi avvicinai al mare, tanto che i miei piedi fossero lambiti dall'acqua. Dopo una decina di minuti, decisi di provare ad entrare in quel mare tutt'altro che caldo: era passato moltissimo tempo da quando avevo nuotato in acque salate, e la sensazione del freddo sulla pelle mi mancava parecchio. Vestita, entrai in acqua fino alla vita ed inizia a tremare: Ce la posso fare. Pensai, come se fosse una sfida tra me e il mare: avrei vinto io! Presi fiato, mi immersi, nuotai per qualche metro sott'acqua e poi risalii: per rilassarmi, inizia ad immergermi, nuotare e risalire e, quando mi stancai, invece di uscire dall'acqua, mi distesi a pancia in su con gli occhi chiusi, rimanendo a galla.
 
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view post Posted on 23/8/2011, 16:23

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Cambio persona, uso la prima e non più la terza singolare!

Dopo aver terminato le avventure con Vanessa, che mi aveva aiutato nel mio scopo personale, con il Carlow, che mi aveva proposto di schierarmi con lui, e con la vampira ambigua che avevo curato; necessitavo di ritagliare un po' di tempo per stare con me stesso, per valutare e pesare tutti questi eventi, queste persone, queste proposte e, soprattutto, avevo bisogno di un po' di tranquillità e di ragionare in armonia con me stesso.
Furono questi i motivi che mi spinsero a recarmi presso la spiaggia, l'acqua del mare mi avrebbe aiutato a far chiarezza nei miei pensieri e a spazzare via i miei dubbi e le mie perplessità, o almeno speravo che fosse così. Ad ogni modo, almeno sarei riuscito a ritrovare un po' di pace e un po' di tranquillità, entrambi elementi che non provavo da tempo immemorabile. Forse, finalmente, avrei potuto perdermi in ricordi nostalgici e nel mio passato, alla ricerca di dettagli sfuggiti alla mia analisi meccanica o di momenti che andassero ricordati come piacevoli.
Fu con questo cuore che arrivai presso la spiaggia e cominciai a disegnare sulla sabbia, mentre le onde sbattevano sull'insieme dei granelli di sabbia.
 
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Tsuki#
view post Posted on 23/8/2011, 16:36




Leowynn

Dopo mezz'ora in acqua, decisi di uscire per asciugarmi, anche perchè i vestiti bagnati cominciavano a pesare un po' troppo. mentre nuotavo per raggiungere il bagnasciuga, notai un ragazzo seduto sulla spiaggia, che disegnava sull'acqua. Il mio zaino era vicino a lui, quindi avrei dovuto passarci per forza vicino, e per non sembrare scortese, decisi ce l'avrei salutato: quando giunsi sul bagnasciuga, a pochi metri da lui, notai che era un giovane di bell'aspetto, con i capelli castani e gli occhi grigioverdi, circa della mia stessa età. Incuriosità, mi avvicinai a lui, e vincendo l'imbarazzo che probavo per essere completamente fradicia e piena di sale, lo salutai. Buon pomeriggio, messere. dissi scostando una ciocca di capelli bagnati dal viso. Mi sedetti accanto a lui e accanto al mio zaino per asciugarmi al sole, senza aspettarmi nulla più di un "Buon pomeriggio"
 
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view post Posted on 23/8/2011, 17:13

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L'avevo notata, quella ragazza galleggiare sull'acqua che sembrava essersi alienata rispetto al mondo intero, ma avevo preferito lasciarla nel suo mondo, tra i suoi pensieri. Del resto era ciò che desideravo anch'io in quel momento, tuttavia non mi dispiacqui quando mi passò vicino per sedersi e mi salutò.
«Buongiorno a voi, madama. Non volevo recarvi disturbo, perdonate la mia maleducazione!»
E, in effetti, era vero. Mi sentivo in colpa per averla disturbata. Avrei potuto spostarmi un po' in più in là, invece che mettermi a disegnare sulla sabbia proprio lì, vicino ai suoi oggetti. Non è che, forse, desideravo parlare con qualcuno in fondo?
 
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Tsuki#
view post Posted on 23/8/2011, 17:20




Leowynn

Quando mi avvicinai e mi sedetti, il ragazzo, pensando chissà cosa, mi chiese scusa. perchè credeva di avermi disturbato? Forse perchè era vicino ai miei oggetti? La soluzione migliore per dare risposta a queste domande era certamente chiedere all'interessato, così mi girai verso di lui, sedendomi a gambe incrociate, e dissi: Non mi avete affatto disturbato, messere. E come avreste fatto, d'altronde?
Intanto, continuavo a guardarlo: aveva veramente degli occhi straordinari, che emanavano intelligenza e arguzia, e, distratta, presi a fissarglieli, dimenticandomi, o forse non curandomi, di quanto ciò potesse sembrare maleducato
 
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view post Posted on 24/8/2011, 02:14

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Fui contento di sapere che non le avevo recato disturbo o, comunque, che non l'avevo infastidita in alcun modo. Mi sarebbe dispiaciuto disturbarla mentre era assorta nei suoi pensieri, ma fortunatamente non l'avevo fatto. Tirai un sospiro di sollievo mentale, dopo aver udito le sue parole.
«Credevo di avervi disturbato perché, senza accorgermene, mi sono fermato a disegnare qui, vicino ai vostri oggetti, mentre voi, probabilmente eravate assorta nei vostri pensieri, sull'acqua del mare.»
Fu inevitabile che la guardassi, mi stava osservando. Dopo aver percorso il suo corpo coperto dalle vesti bagnate, mi fermai nell'incrociar il suo sguardo. Mi stava fissando, non so per qual motivo, ma sembrava presa dai miei occhi. Dannazione, era proprio una bella donna. Arrosii per un attimo, chinando il capo e cercando di nascondere i miei occhi da suoi ulteriori sguardi.
«C'è, forse, qualcosa che non va nel mio aspetto, madama?» chiesi con non poco imbarazzo.
 
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Tsuki#
view post Posted on 24/8/2011, 09:50




Leowynn

Quando parlò, mi riscossi dai miei pensieri, arrossi, spostai lo sguardo e risi dell'evidente imbarazzo di entrambi. Non sapevo come rispondere alla sua domanda, e ci pensai un attimo giocando con i capelli bagnati, distratta.
No, messere, affatto. Solo stavo notando che avete degli insoliti occhi. Ancora imbarazzata, distolsi lo sguardo, che cadde sui disegni incompiuti che aveva tracciato sulla sabbia: tanto per fare conversazione, chiesi Per curiosità, e se non sono troppo invadente, cosa rappresentano questi disegni? Sperai di non suonare maleducata: magari sarebbe andata meglio che con Kennar all'inizio, questa volta.
 
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view post Posted on 24/8/2011, 17:52

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Subito non capii se stesse ridendo per quello che avevo detto, per il mio aspetto o per altro e, in un attimo, il mio viso fu coperto nuovamente dal rossore causato dall'imbarazzo. Alzai il capo notando che stava giocherellando con quei bei capelli lunghi e umidi. Presi un respiro e cercai di rispondere, anche se non sapevo esattamente cosa dire.
«I miei occhi sono insoliti a vostro parere? In che modo? Nel bene o nel male?»
Allentai la presa sul bastone con cui stavo disegnando e cadde senza fare alcun rumore, una fresca brezza m'accarezzava il viso.
«Vi piacciono? Quei disegni rapprestano i passaggi più salienti della mia vita, in versione stilizzata.» svelai senza indugiare neanche brevemente.

Ci si vede giovedì prossimo! (:
 
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Tsuki#
view post Posted on 24/8/2011, 18:59




Leowynn

Il ragazzo era sempre più imbarazzato, forse a causa della mia risata: un orssore tutt'altro che leggero pervadeva le sue guance, e lui non riusciva, o forse non tentava nemmeno di nasconderlo. I vostri occhi sono strani, sì, ma molto belli. Ci pensai un attimo, scegliendo le parole giuste, e aggiunsi Molto profondi: rivelano una grande intelligenza. Mi sbaglio?
Mentre parlavo, presi a scrutare in mare, per non imbarazzare di più il giovane, ma ad un certo punto mi accorsi che non ci eravamo nemmeno presentati. Mi chiamo Leowynn, e voi? Omisi volontariamente la mia natura di nomade: in primo luogo, perchè era facilmente intuibile, e poi perchè volevo evitare che mi discriminasse o che diffidasse di me, come a volte accadeva.

Buone vacanze ^^
 
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view post Posted on 7/9/2011, 23:55

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Aveva ignorato la mia ultima domanda, ma forse era stato meglio così. Non bramavo dalla voglia di raccontarle il mio passato e presentarmi come un essere spregevole e preferivo che mi conoscesse senza alcun pregiudizio di base.
Il rossore del mio volto, ormai quasi completamente mutatosi in un rosa, era stato soppiantato da un'espressione gioconda. I nervi si erano completamente rilassati e avevano lasciato che si insinuasse rapidamente una sorta di serena tranquillità.
«Non saprei, non sono solito giudicarmi. Dovreste giudicarmi voi stessa, una volta conosciutomi.» dissi con un'armoniosa calma.
Mi sgranchii le braccia, tenendole tese e stirandole in modo tale da tendere la muscolatura di entrambi i miei arti. Fu solo questione di qualche attimo poiché, ricordandomi che non ci eravamo nemmeno presentati, mi fece sobbalzare un poco.
«Per tutte le divinità! Avete ragione! Non ci siamo neanche presentati! Io sono Gregory! Piacere Leowynn! Lasciatevi dire che avete un nome degno della vostra bellezza. Ditemi, invece, cosa ci fate qui?»
 
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Tsuki#
view post Posted on 8/9/2011, 13:07




Leowynn

Adesso toccava a me arrossire: mentre lui sembrava calmo e tranquillo, io mi sentivo imbarazzaa e al contempo stranamente orgogliosa e compiaciuta. era strano che qualcuno mi facesse dei complimenti fuori da un bar pieno di vecchi omoni ubriachi. Cosa ci faccio qui? Ottima domanda. Volevo rilass... mi bloccai immediatamente: mi mancava il respiro e non riuscivo a parlare. Ero spaventata, era la rpima volta che mi accadeva una cosa del genere. Mi stesi a terra, ma mi accorsi che non cambiava di molto le cose, e cominciai a piangere, poichè ora respiravo a fatica. Non stavo morendo, ma un po' d'aria in più nei polmoni non avrebbe guastato. Ero spaventatissima, e sperai con tutto il cuore che il ragazzo, Gregory, potesse in qualche modo aiutarmi.
 
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view post Posted on 10/9/2011, 12:53

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Dannazione! Cosa avrei dovuto fare in una situazione come quella? Non potevo certamente starmene con le mani in mano, senza fare alcunché per aiutare Leowynn. Era anche vero, però, che con i miei poteri magici non avrei potuto far niente in una situazione come quella: sembrava che non riuscisse più a respirare, che le mancasse l'aria. Forse, per aiutarla, mi restava una sola cosa da poter fare, ma ciò mi imbarazzava a dismisura.
Mi chinai sul suo corpo steso, respirante a fatica, e appoggiai le mie labbra sulle sue, cercando di darle un po' della mia aria vitale.
 
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Tsuki#
view post Posted on 10/9/2011, 19:20




Leowynn

Cosa stava facendo? cercava di passarmi un po' d'aria, ma non mi pareva funzionasse. Continuavo a non riuscire a respirare bene e sentivo anche le mani che non riuscivano a muoversi, bloccate in una posizione che riuscivo a cambiare solo con un grande sforzo. Imbarazzata, allontanai Gregory con un braccio, facendogli capire scuotendo la testa che non serviva a nulla. Piangevo intanto, e sentivo le guance bagnate a cui si era attaccata la sabbia. Forse, l'unica cosa che dovevo fare era aspettare. Tentai di muovere le mani, dicendo al ragazzo, con un fil di voce Non... non le muo-vo Mentre piangevo, ad un tratto, mi venne una paura tremenda che lui se ne andasse, anche solo per chiamare aiuto: non volevo, mi serviva qualcuno accanto! Avevo visto quegli attacchi solo una volta prima, ad una della carovana, e sapevo che non si poteva fare nulla, se non parlare al malcapitato e dargli forza. Era una cosa che si superava dopo un po', anche se faceva paura.
 
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view post Posted on 16/9/2011, 08:14

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Non aveva funzionato e io non sapevo più cosa fare. Non mi ero mai trovato in una situazione del genere, in cui non ero a conoscenza di come agire e titubavo su ogni mia azione. Non sapevo né oca, né come muovermi e, quando Leowynn mi allontanò da lei, non mi restò altro da fare che prendere un po le distanze dal suo corpo, sedermi e cominciare a meditare su possibili soluzioni e cercare di passargli un po' della mia energia con piccole scosse elettriche.
 
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