La Storia di Alter Ego

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•Pandora•
view post Posted on 13/3/2011, 09:29




Qui di seguito abbiamo riportato la storia di come è nato questo mondo..
Abbiamo deciso di raccontarla come fosse una storia perchè.. perchè.. mmhh... beh, perchè abbiamo pensato che fosse carino.. :) E poi, volevamo fare una presentazione diversa dagli altri.. XD
Spero che lo appreziante e non la troviate noiosa..

Buona lettura! ;)




Ci sono tanti modi di raccontare una storia, di tramandarla, di farla scoprire alle nuove generazioni..
Un modo tra tanti è sicuramente quello di tramandare un diario.
Quanti di noi si sono trovati tra le mani il diario appartenuto alla nonna, al nonno, allo zio, al bisnonno e via discorrendo.. e quante volte, non abbiamo resistito alla tentazione di leggerlo per saperne di più sul loro passato?
Ve lo dico io.. Non si può resistere. E’ più forte di noi.. la nostra sete di sapere, la nostra curiosità, ci porterà ad aprire il diario, sfogliare le prime pagine e leggere con avidità ogni singola riga..
E cosa succede dopo che si è finito di leggere il diario? Beh.. niente, torni alla vita di tutti i giorni.. ovvio no?
Non sempre succede.. fidatevi..
Infatti, può capitare che leggere un semplice diario, ti possa portare a vivere la più grande avventura della tua vita, ad immergerti in un mondo nuovo, diverso, magico..
E’ quello che è successo a due ragazze..
Pandora e Selene sono due ragazze normali, anche se l’aggettivo ‘normale’ non è mai piaciuto a nessuna delle due..
Tanto per cominciare, diciamo che sono due amiche inseparabili, quasi sorelle, sono cresciute insieme e condividono gli stessi sogni.
Vivono in un piccolo paesino nella campagna Irlandese, ricco di storia e tradizioni folcloristiche.

Infatti, tutti i bambini del paese sono cresciuti ascoltando la storia del ‘Creatore’, l’uomo che secondo queste leggende ha creato tutto ciò che ci circonda, dalla natura all’uomo, incluse quelle Creature, cosiddette ‘magiche’, come angeli, vampiri, licantropi e gli altri esseri magici, ognuno dotato di una propria natura, buona o cattiva che fosse.

Il Creatore fu molto chiaro con questi esseri, li avrebbe fatti andare in giro per il mondo a patto che si fossero comportati secondo il buon senso e che avessero usato i loro poteri per aiutare gli umani.
Gli esseri magici accettarono queste condizioni, anche se qualcuno nutriva nel profondo qualche risentimento, e iniziarono a vagare per il mondo, aiutando gli umani.
Il Creatore era un uomo dotato di molti poteri, e uno di questi era quello di esercitare una certa influenza sugli esseri da lui creati: era capace infatti di controllarli con un semplice sguardo oppure con il pensiero, inoltre aveva anche la capacità di controllare gli elementi della natura, acqua, fuoco, terra, metallo e aria.

La leggenda racconta che un giorno il Creatore incontrò la donna della sua vita, dalla quale ebbe una figlia. Questo evento lo riempì di gioia e lo portò a trascurare il resto del mondo. Le Creature magiche si resero conto che non erano più sotto il potere del loro padrone e presto capirono che la libertà era qualcosa che gli era stato negato per troppo tempo e a cui non volevano più rinunciare; e così, successe che coloro che erano di natura malvagia, iniziarono a torturare e infastidire gli esseri umani.
Purtroppo, il Creatore non si accorse di quello che stava succedendo nel resto del mondo, troppo preso dalla sua famiglia si dimenticò della sua missione, finchè un giorno una delle Creature malvagie rapì la donna che amava e in seguito ad una rocambolesca fuga, la donna purtroppo morì…
Quest’evento devastò profondamente il Creatore che accecato dalla rabbia e dalla tristezza, decise di utilizzare quello che restava dei suoi poteri per creare un mondo dove poter rinchiudere tutte le sue creature, buone e cattive.

Sfortunatamente questo richiese un notevole dispendio di energie che lo ridussero in fin di vita, ma come ultima cosa decise di affidare sua figlia ad una delle sue più care amiche, facendole promettere di crescerla seguendo la linea del bene e della generosità. Naturalmente la donna non poté che accettare e la bambina crebbe sana e forte proprio come voleva il padre.
Con il passare degli anni, intanto, le persone iniziarono a dimenticare il periodo cupo che vissero quando le creature magiche malvagie infestarono il mondo e col tempo le storie divennero leggenda e la leggenda mito..

Questa era la favola che tutte le mamme raccontavano ai loro figli per far capire loro non solo che dovevano comportarsi bene, ma anche che ogni privilegio era un dono e non bisognava abusarne.
Questa era la leggenda che tutte le madri e le nonne raccontavano ai loro figli, tutti i bambini la conoscevano perfettamente e qualcuno, anche da adulto, la conservava nel cuore, mentre altri.. beh.. si sa..

Ma torniamo a Pandora e Selene..
Queste due ragazze erano cresciute insieme, abitavano ognuna dalla parte opposta della strada rispetto all'altra..
Più che amiche sembravano sorelle, anche se non si somigliavano molto..
La prima aveva i capelli castani e gli occhi verdi, carnagione chiara e non molto alta; la seconda, Selene, era una spilungona con lunghi capelli rossi e grandi occhi grigi, sempre vigili.
Un giorno le due ragazze si trovarono, come capitava quasi sempre dopo la scuola, a casa della nonna di Selene e decisero di andare in soffitta: non ci andavano mai, ma quel giorno fecero una strappo la regola e si intrufolarono nella botola del soffitto senza farsi vedere dall'anziana donna, che non voleva assolutamente che le due ragazze si introducessero li sopra.

Una volta salite, si trovarono davanti ad una soffitta normalissima, polverosa, umida e poco illuminata..
“Non capisco perché non vuole che saliamo qua sopra..” disse dubbiosa Pandora avvicinandosi alla finestra per aprire le imposte e far entrare un po’ di luce.
“Non lo so.. forse perché ha paura che troviamo qualcosa di compromettente! Ci sono tanti dei suoi ricordi di gioventù..” rispose Selene con un sorriso furbo aprendo una scatola completamente impolverata.
“Forse sì..” rispose l’altra facendo spallucce mentre apriva la finestra facendo entrare un po’ di sole e di aria fresca. Poi, si avvicinò all’amica e si sedette vicino a lei iniziando a curiosare all’interno di alcune scatole.
Entrambe erano dotate di una grande curiosità e interesse, per tutto quello che riguardava il passato dei loro cari e del loro paese che adoravano.
Dopo un pomeriggio intero passato a chiacchierare e curiosare tra i ricordi della nonna di Selene, quest’ultima, nel risistemare alcuni oggetti, trovò un piccolo libricino in pelle rossa.
“Guarda, non l’avevo mai visto..” disse tenendo tra le mani il libricino in cuoio.
“Ma è un libro? Sembra più un diario.. Aprilo dai!” rispose Pandora invogliando l’amica ad aprirlo, stava morendo dalla curiosità.
“Hey.. sei più curiosa di me!” rispose Selene mentre apriva il diario.
“Lo sai che è più forte di me!” esclamò l’amica con un sorriso divertito.
Selene aprì subito il piccolo diario e si fermò alla prima pagina leggendo la data.
“12 Settembre 1356.. Non può essere..” disse perplessa passando il diario all’amica.
“Scherzi vero? Non può essere per niente.. se questa data fosse giusta, significherebbe che questo è stato scritto all’epoca del Creatore..” disse meravigliata e perplessa al tempo stesso.
“Certo che non può essere.. è una leggenda..” rispose Selene in tono ovvio.
“Se ti sentisse tua nonna ti laverebbe la bocca con il sapone. Sai quanto ci tiene a quella leggenda!” rispose piatta Pandora mentre esaminava il diario dalle pagine ingiallite.
Su quello aveva ragione, la nonna di Selene non perdeva occasione di ricordare alle due la leggenda e il suo significato, ogni volta la raccontava con una tale convinzione che sembrava quasi di sentire un fatto realmente accaduto.
“Già.. dai leggi qualcosa..” aggiunse appoggiandosi al braccio dell’amica per vedere meglio.
“E va beene.. ” rispose Pandora schiarendosi la voce e iniziando a leggere: “Aaron McGhyntis, questo è il mio nome, anche se sono anni che nessuno mi chiama più così.
Non perché si siano scordati del mio nome, ma semplicemente perché tutti quelli che conoscevo ormai sono tutti passati a miglior vita..” lette queste poche righe, la ragazza si bloccò e guardò l’amica..
“Te lo sei inventato vero?” chiese Selene con un mezzo sorriso guardando l’amica negli occhi.
“No.. affatto..” rispose seria contraccambiando lo sguardo dell’amica per poi tornare a leggere il diario.
“Gli abitanti del villaggio percepiscono a malapena la mia presenza, non sanno che io giro tranquillamente tra di loro, pensano che io non esista, che sia solo una leggenda.
Nessuno mi può vedere a meno che io non decida il contrario, in ogni caso, questo onore è stato concesso solo a Karoline, la mia dolce Karoline.”
“Ok, fermati!” esclamò Selene bloccando la lettura dell’amica “E’ chiaro che questo è il.. il..”
“Il diario del Creatore?” continuò Pandora per l’amica.
“Sì, la leggenda non è una leggenda.. Il Creatore è esistito veramente e si chiamava Aaron!” disse a metà tra lo sconvolto e l’incredulo.
“Sì.. e mi piace!” commentò l’altra con un sorriso sempre più incuriosito.
“Comunque, continuiamo voglio vedere se parla del resto della leggenda..
Karoline oltre ad essere la donna della mia vita, era l’unica che riuscisse ad entrare e non cambiare..
E’ anche per questo che me ne sono innamorato, perché lei era semplicemente se stessa anche ad AlterEgo..” alzò gli occhi per incrociare lo sguardo di Selene che la incoraggiò a continuare nella lettura.
“Ho commesso un grave errore nella mia vita, e quell’errore mi è stato fatale, perché ho perso l’unica cosa veramente importante della mia vita, ma ho saputo rimediare..
Ora è tutto sistemato..
Aspetta.. Qui c’è una frase che non capisco..
Il nostro vero Io è a noi sconosciuto, c’è un solo posto dove trovarlo..
A volte ci si può confondere, ma la pace e il cuore non si perdono..”
Finita di leggere la pagina davanti a loro comparve quello che sembrava un grande specchio, alto e dalla cornice d’acciaio con degli strani disegni.
Le due si alzarono e si avvicinarono lentamente allo specchio.
“Questo sì che non si vede tutti i giorni..” disse Selene avvicinandosi alla superficie dello specchio
“Già.. c'entra con il diario questo è sicuro..” aggiunse l’altra guardando la cornice.
“Sì ma è strano.. guarda non c’è la nostra immagine nello specchio solo un’ombra..”
Pandora avvicinò una mano alla superficie fino a sfiorarla con la punta delle dita e sorprendentemente la superficie non era dura e fredda, ma calda e sembrava liquida..
“Guarda..!” disse meravigliata stando un attimo con le dita dentro la superficie dello specchio.
Improvvisamente qualcosa la risucchiò all’interno dell'oggetto.
“Selene!” urlò mentre veniva risucchiata dallo specchio.
L’amica d’istinto le afferrò la mano e con l’altra si aggrappò alla cornice, ma la forza era così violenta che fu tirata dentro anche lei.
Quando sparirono al di la dello specchio, questo sparì dalla stanza senza lasciare tracce.


Per un attimo nessuna delle due riuscì a vedere altro che il buio più profondo, era come cadere in un pozzo, entrambe urlavano spaventate, finchè non toccarono qualcosa di duro e freddo, era un pavimento di pietra grigia.
Si guardarono intorno, sembrava di stare in una torre. C’erano delle torce tutt’attorno a loro e al centro della stanza lo specchio che pochi minuti prima le aveva risucchiate.
“Che diavolo è stato?” domandò Selene massaggiandosi la nuca. “Non è stato molto piacevole..”
“Non lo so..” disse con un filo di voce Pandora mentre si guardava intorno incuriosita.
“E’ tutto così strano… Hai visto? C’è ancora quello specchio..” disse notando lo specchio e avvinandosi con passo deciso.
“No, ferma! Non vorrai che succeda come prima! Ci siamo cacciate in un guaio..Come ne usciremo?” esclamò preoccupata Selene fermando l’amica per un braccio.
“Non siete in pericolo, siete al sicuro qui..Questa è casa vostra.” Disse una voce femminile.
“Hai sentito? Da dove viene questa voce?” chiese Pandora voltandosi e guardando ogni angolo della stanza per trovare l’origine della voce.
“Sono più vicina di quanto pensiate..” rispose la voce.
Entrambe le ragazze si voltarono verso lo specchio, la voce, strano ma vero, proveniva da li…
Infatti, dopo pochi istanti, sulla superficie dello specchio comparve una figura di donna alta e slanciata, con i capelli lunghi e biondi. Il viso e dolce e delicato, a vederla così non sembrava neanche umana.
Indossava un vestito verde e azzurro, leggero e con le maniche langhe verso le mani. Nell’insieme dava l’impressione di essere quasi un angelo perché sembrava avvolta da un alone di mistero e armonia.
“Chi sei?” chiese curiosa e al tempo stesso timorosa Selene osservando la donna.
“I sono la Ninfa Madre, ma la domanda più giusta da fare sarebbe chi siete voi…” rispose con voce pacata la donna guardando le due ragazze.
“Oh giusto.. Io sono Pandora e lei è la amica Selene e, per quanto possa sembrare strano, non abbiamo la più pallida idea di come siamo finite qui, e soprattutto non sappiamo dove siamo.” Rispose Pandora con un misto di curiosità e stupore.
Stranamente quella donna, non le dava una cattiva impressione, anzi.. la rassicurava..
“Io so chi siete, ma forse siete voi a non saperlo..” rispose la Ninfa con un sorriso leggero stampato sul viso.
Le due si guardarono confuse “Scusa, ma non abbiamo capito cosa intendi dire..” rispose sincera Selene.
“So come vi chiamate ragazze e vi stavo aspettando da molti anni ormai.. Voi siete le ultime discendenti ed eredi al trono di questo regno..” disse tranquilla incrociando le mani sul suo grembo e senza smettere di guardare le due ragazze.
“Voi siete le discendenti del Creatore e grazie a voi l’equilibrio è stato ricostituito..
Ricordatevi che tutto succede per un buon motivo e voi siete arrivate qui perché è questo il vostro destino.
Sappiate che tutti gli esseri viventi che sono arrivati qui sono passati da me, io sono la guardiana di questo mondo e prima di entrarvi sono stata io a decidere il loro destino.. Ma con i voi è diverso, perché voi siete già state segnate..” spiegò con un sorriso dolce guardando le due ragazze che sembravano sempre più confuse.
“Io continuo a non capire.. Dove siamo? Che cosa vuol dire quello che hai detto? E’ forse uno scherzo? Come possiamo essere le discendenti del Creatore?” chiese perplessa Pandora agitando la mano, Selene le prese la mano per calmarla. Sapeva come calmare la sua amica.
La donna sorrise dolcemente e disse con il suo solito tono tranquillo e calmo.
“Vi trovate ad Alter Ego, la dimensione nata dal Creatore, vostro antenato, la città che troverete qui fuori si chiama Inisheer e c’è molto altro da scoprire..”
“Pandora tu sei la più emotiva tra le due, hai molta fantasia, sei genuina e buona con tutti.. La tua generosità e il tuo coraggio ti porteranno lontano..” disse la Ninfa guardando la ragazza che era rimasta e bocca semi-aperta.
“Selene tu sei saggia, determinata e testarda. Dolce, educata e curiosa al tempo stesso.. La cosa che ti accumuna a Pandora è il coraggio, siete nate per esserlo.. Voi avete una missione da compiere, ma lo saprete a tempo debito.
Sappiate solo una cosa, nel momento in cui avete messo piede qui, vi sono stati donati dei poteri, non abusatene mai e rispettate tutto quello che vive e muore in questo mondo.
E ora, siete pronte per andare.. Le altre risposte che cercate le troverete in quel diario.”
Aggiunse indicando il diario che teneva in mano Selene.
“Aspetta! Di che missione parli?” chiese confusa Selene alzando la mano come per attirare l’attenzione.
“Tutto a tempo debito Selene.. Ricordatevi di essere sempre unite e andrà tutto bene, dopotutto, siete sorelle..” rispose ovvia guardando le ragazze che erano rimaste ancora di più a bocca aperta..
A quel punto, la Ninfa alzò la mano e tracciò un arco sulla superficie dello specchio, scomparendo nel nulla..



E ora, lo staff vi augura buon divertimento!



Edited by Selene Danes* - 13/3/2011, 22:45
 
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